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Pubblicato da Lista Civica

Il riscaldamento con caldaia autonoma (una per appartamento) è stato per anni considerato la soluzione ideale per garantire il giustoconsumo e il giusto pagamento, con l'ulteriore garanzia di avere la temperatura desiderata.
 
La scritta "termoautonomo" sulle locandine di vendita delle case è stata sempre cosiderata un valore aggiunto.

Il motivo c'era: il sistema di gestioen delle caldaie centralizzate non era in grado di contabilizzare i reali consumi della singola utenza e le temperature erano spesos sballate (alcuni piani caldi, altri freddi). 


Ora le cose sono cambiate. 
E' stato appena pubblicato il primo dei regolamenti di attuazione del decreto 192 del 2005 sul rendimento energetico in edilizia.

In tutti gli edifici con più di 4 unità abitative (oppure se l'impianto di di riscaldamento centralizzato ha una potenza superiore a 100 kW) si punta al mantenimento dell'impianto centralizzato.
La sostiutuzione con gli impianti autonomi dovrà avere particolari cause tecniche o di forza maggiore dichiarate in una relazione tecnica specifica.

Un unico grande impianto, specie se alimentato a metano, consuma e inquina meno di tante piccole caldaie.

 

Le nuove caldaie centralizzate e i sistemi di controllo e misura dei consumi individuali danno la possibilità di:
- usare meno combustibili e inmquinare meno;
- scegliersi la temperatura, anche nei singoli locali;
- pagare solo quello che si consuma, misurando addirittura il singolo radiatore;
- avere costi di manutenzione minori;
- non avere in casa un generatore di calore a gas.

E' previsto dalla norma che , in caso di installazione o di ristrutturazione dell'impianto, si realizzi, ove possibile, un sistema per la contabilizzazione e la regolazione del calore per singola unità abitativa.

Siete scettici? Pensate alle reti di teleriscaldamento: un'unica grande "caldaia" riscalda le case di molti. Non interessa dove si trova la caldaia: basta avere il calore in quantità giusta a un prezzo giusto.

Se volessimo fare una battuta, potremmo dire che l'Italia si adegua alle norme del regolamento edilizio, parte energetica, di Maslianico.
Infatti il regolamento comunale prevedeva già queste cose, mutuate da prescrizioni e indicazioni regionali.

Riqualificare gli impianti fa risparmiare sulle bollette.
A questo risparmio si aggiunge la detrazione del 55% dall'IRPEF per la riqualificazione energetica.
Si possono risparmiare parecchi soldi ed inquinare meno.
Questo è un tassello dell' "economia verde": l'unica strada da seguire per continuare ad avere benessere e sperare in un domani migliore dal punto di vista ambientale.
Ne parla l'Unione Europea, il Presidente degli USA.
Sta a noi, dal basso, nel piccolo, tutti i giorni, cominciare a dar forma a questi cambiamenti.


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