L'orso in montagna? Per qualcuno è meglio farlo fuori.....

Pubblicato il 23 Febbraio 2013

Da anni le autorità si danno da fare per riportare l'ambiente montano in equilibrio naturale.
Anche reintroducendo animali. Tra questi l'orso.
 
Un predatore, ai vertici della catena alimentare.
Pericoloso per le persone?
 
In Italia non sono documentati attacchi dell'orso negli ultimi 150 anni.
 
Rarissimi gli attacchi in Norvegia, Svezia, Russia, sempre a cacciatori o da parte di animali feriti.
 
Diverso in Romania, per questioni tipicamente locali e di particolare gestione della caccia e degli animali (non proprio consigliabile).
 
I dati ed una spiegazione più ampia si possono trovare sul sito della provincia autonoma di Trento.
 
Qualche giorno fa, nei Grigioni, è stato abbattuto un orso, dal nome M13.
Le autorità del Cantone hanno ripetuto la scelta che portò all'abbattimento di JJ3 5 anni fa, considerato una minaccia per l’uomo. 
 
Massimiliano Rocco responsabile Specie, TRAFFIC e Foreste del WWF Italia ha spiegato: «M13 non era un orso problematico. Nei mesi scorsi ha solamente mostrato un atteggiamento confidente che non giustifica minimamente l’applicazione della norma, prevista dal Piano di azione svizzero, dietro cui si nascondono le autorità elvetiche. Così si rischia di spazzare via in pochi anni gli sforzi di conservazione messi in piedi dall’Unione Europea e dagli enti italiani per mantenere nelle nostre Alpi un gioiello prezioso come l’orso».

 

Il governo italiano detiene la Presidenza della Convenzione delle Alpi.

Il WWF chiede una protesta formale al governo svizzero. Inoltre chiede di adoperarsi  per uscire dalle logiche dei singoli Stati e si gestisca la popolazione alpina di orso come, di fatto è: appartenente a tutte le Alpi.

(Gli orsi e gli animali non sanno riconoscere i confini di Stato. Almeno questo sembra un dato oggettivo. E, sulle montagne, sono a casa loro. Piuttosto che ammazzarli, meglio allontanarli dalle zone abitate).

Anche in Svizzera ci sono state parecchie proteste per la scelta di uccidere il plantigrado.

 

Sono numerosi i progetti europei (www.life-arctos.it) nei quali si danno indicazioni scientifiche per poter convivere con gli orsi e le altre specie presenti nelle Alpi.

Indicazioni disattese dalle autorità che agiscono invece in base a criteri politici.

Così si rendono vani gli sforzi di conservazione.

 

Cose magari piccole, nel contesto sociale ed economico in cui viviamo, ma significative di un approccio culturale che, quanto meno, va contrastato.

 

L'armonia con la natura è il substrato indispensabile per il benessere comune.

Scritto da Francesco Gatti

Con tag #Ambiente

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