Dal giornalino comunale: Acqua pubblica? Acqua privata?
Pubblicato il 10 Luglio 2010
E’ iniziata in aprile la raccolta firme per un referendum sull’acqua. Il codice sull’ambiente dice: “Tutte le acque superficiali e sotterranee, ancorche’ non estratte dal sottosuolo, appartengono al demanio dello Stato.” Inoltre sancisce che gli acquedotti, le fognature, gli impianti di depurazione e le altre infrastrutture idriche di proprietà pubblica sono inalienabili. L’acqua è pubblica, le reti anche.
Come fanno i Comuni, che devono obbligatoriamente gestire il servizio coordinandosi e raggruppandosi, a dare un servizio continuo, efficiente, che tuteli le persone, l’ambiente e le generazioni future?
Con la gestione pubblica, dice qualcuno, con la gestione privata, dice qualcun altro. E coloro (non molti, almeno apparentemente) che si pongono le questioni nel dettaglio, con l’intenzione di trovare risposte reali a problemi reali, finiscono sommersi dal rumore delle posizioni ideologiche.
Per opinione personale di danni pare ne abbiano già fatti a sufficienza non solo sull’acqua, ed oggi se ne raccolgono i frutti. Come disse George Bernard Shaw: “Per ogni problema complesso, c’è sempre una soluzione semplice. Che è sbagliata”.
Sarebbe utile evitare gli errori.
Ne parleremo in un incontro pubblico.