Sorgente Taroni. Una tradizione da sostenere.

Alcuni di voi avremmo letto la più che completa notizia, già riportata dal quotidiano “La Provincia”. 

La riprendiamo anche qui, in sintesi, per i nostri affezionati lettori che potrebbero averla persa.

La sorgente Taroni (è a monte del cimitero) è stata recentemente collegata all’acquedotto comunale.

Acqua che andava persa, ora arriva nelle nostre case con vantaggi economici (meno energia per il pompaggio), ambientali (meno consumi) e qualitativi.

E’ rimasta attiva una presa d’acqua diretta. Da qui molti nostri compaesani prendono l'acqua da bere per casa propria.

E' una tradizione per molti, non solo di Maslianico.

E' un'acqua buona, dal contenuto chimico-fisico costante ed oligominerale.

La parte che può preoccupare è dovuta al contenuto batterico. Può variare e servono opportuni trattamenti per eliminare la presenza di batteri e, quindi, la potabilità in sicurezza.

Il problema si è presentato quest'estate: batteri alti e acqua dichiarata non potabile.

La tradizione è a rischio? No, la soluzione c'è.

Basta far passare l'acqua sotto le lampade UV e poi immetterla nel tubo. I tubo arrivad un rubinetto, da posizionare nell’allargamento esistente sulla destra del piazzale del cimitero, salendo. Ci saranno anche delle panchine ed un cartello esplicativo.

Ed ecco realizzata una sorta di “casetta dell’acqua”, oggi tanto di moda.

Più semplice e rustica, certo.Così, tutti coloro che desiderano prendere acqua di sorgente potranno riempire le loro bottiglie in tutta tranquillità.  Ovviamente senza spesa.

Ma con una differenza sostanziale: invece di distribuire acqua dell'acquedotto (perchè questo esce dalle casette dell'acqua – che ritengo utili solo in particolari casi.Qui un vecchio articolo), distribuisce acqua di sorgente.

 Un’acqua diversa, che distinguerà il nostro paese.

L'intenzione è di realizzare la "fontana di sorgente" il più presto possibile.