La manovra approvata al Senato riduce il numero di consiglieri comunali (dal prossimo voto).

Pubblicato il 8 Settembre 2011

Ne avevamo già scritto qui: http://ilpontemaslianico.over-blog.it/article-la-legge-sulla-riduzione-dei-costi-della-politica-tra-rappresentanza-ed-economia-82153980.html

 

Ora è ufficiale: dalle prossime elezioni i comuni vedranno diminuire i membri dei Consigli Comunali.

 

Ci saranno 7 consiglieri, oltre al Sindaco, ed al massimo 3 assessori.

Ora i consiglieri sono 16 e gli assessori, scelti tra i consiglieri, sono 5.

 

Il taglio non è tanto sui costi, ma sembra incidere di più sulla rappresentanza delle istanze locali all'interno delle istituzioni.

 8 persone al posto di 17 è una riduzione importante.

 

Parallelamente, è stato deciso di mantenere i comuni sotto i 1000 abitanti.

 

Si è scelto, quindi, di rivedere la scelta originaria di forzare la fusione dei comuni e di partire dalla gestione condivisa dei servizi.

I Comuni piccoli avranno l'obbligo di formare delle unioni e gestire insieme i servizi.

 

Non esisteranno più le Giunte Comunali, sostituite integralmente dalle Giunte dell'Unione.

Si evita, così, il raddoppio di deliberazioni.

 

Il Consiglio dell'Unione sarà composto dai sindaci e da due consiglieri per ogni comune, uno di maggioranza, uno di minoranza.

 

Tra i sindaci sarà eletto il presidente.

 

I comuni piccoli delle nostre zone che hanno deciso di uscire dalle unioni o quelli che non le hanno mai accettate, sono obbligati dallo Stato a fare passi nuovi.

Buon lavoro.

Una correzione di rotta sostanziale, a seguito di quello che le associazioni dei comuni e parecchi commentatori hanno dichiarato essere un errore grave.



Scritto da Francesco Gatti

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