Cacciari, i Sindaci, le piccole e le grandi cose. Una riflessione.

Pubblicato il 11 Marzo 2011

di Francesco Gatti.

 

Trasferimento verso il lavoro. Ascolto la radio. Libia, grave terremoto in Giappone, situazione politica italiana complicata, riforma della giustizia, decreto rinnovabili che fa arrabbiare tutti.

Un quadro scuro.

 

Poi si cambia genere.

La voce è di Massimo Cacciari. Racconta della sua esperienza di Sindaco: ”La gente è in perenne disagio, è stanca, esausta, isterica, nervosa e perciò non riesce più a distinguere ciò che nella vita di una città è una sciocchezza e ciò che invece è importante”. Probabilmente è così. Si chiama esasperazione.

 

Prosegue:  «La cosiddetta società civile ti invade ogni giorno l’ufficio perché ha la prostituta nel viale, o il casino nel bar sotto casa, o il mendicante, o la strada dissestata... Un esercito di infanti incapaci di arrangiarsi su qualsiasi faccenda umana e terrena. E io rispondevo: va bè, ti faccio l’ordinanza, così smetti di rompermi le palle».



Il primo pensiero è da querela (mi è venuta in mente la pubblicità televisiva antidroga, quella dell’ ”io mi faccio”).

 

Poi sono rientrato nell’alveo della ragionevolezza.

Per parlare così deve aver fatto una brutta esperienza a Venezia, Sindaco per 15 anni. Poteva fermarsi prima, se non gli piaceva.

 

Lasciando perdere le code polemiche, mi viene in mente la mia esperienza amministrativa.

 Mi vengono in mente i Sindaci bravi che conosco (il nostro, ad esempio), attenti, “sul pezzo”.

 

 Gente che sta in prima fila quando ci sono dei problemi da risolvere, con passione civile.

Signore e signori a contatto con i cittadini e le loro necessità.

 

E’ vero, sono sincero: a volte capitano richieste curiose. Ma l’ascolto è dovuto.

 Il Sindaco ed i suoi collaboratori sono e resteranno sempre dei riferimenti per le comunità locali. Hanno provato e sono stati scelti per esserlo. Ne sono fieri e onorati.

 

Il primo cittadino dove c’è un problema è davanti. Anche come esempio per lanciare un messaggio solido e coerente, per spronare la comunità.

 

Tutto questo non significa che esistono solo i problemi contingenti, l’ordinaria amministrazione. Quella che a Cacciari sembra stare stretta. Sarebbe sbagliato.

 

Si può e si deve discutere e darsi da fare anche su altro: sviluppo del territorio, lavoro, tutela delle minoranze, diritti civili, responsabilità, ambiente, arte, musica, pensiero, patria. Futuro.

 

Quello che, nel nostro piccolo, cerchiamo sempre di fare.

 

I due livelli stanno insieme.

Come stanno insieme nella vita di ognuno di noi: puliamo la casa, facciamo da mangiare, e cerchiamo il benessere della nostra famiglia, la conversazione con un amico, un film gradevole,  un concerto, il volontariato, un libro, una passeggiata, un sano svago, lo sport. Cose che rendono la vita ancor più degna ed arricchiscono noi e gli altri.

 

Dal piccolo comune alla grande città (per il grande, mi piace ricordare La Pira a Firenze) si può e si deve cercare di alzare il livello della discussione.

 

Certo, prima è meglio far funzionare l’ordinario, quello che se non va, non lascia molto spazio per gli extra.

 

Sono convinto che le grandi aspirazioni ed i grandi passi della storia passino per le cose piccole di tutti i giorni.

 

Lo si può cogliere, in trasparenza, dalle altre notizie trasmesse questa mattina dalla radio.

 

(Grazie per la lettura).

Scritto da FrancescoGatti

Con tag #Amministrazione

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M
<br /> <br /> Cacciari<br /> <br /> <br /> Mi sembra che si volesse sfatare il mito della Società Civile, luogo dalle splendite virtù.... Ciao Mirco<br /> <br /> <br />  <br /> <br /> <br />  <br /> <br /> <br /> <br />
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F
<br /> <br /> Credo ci sia anche questo, hai ragione.<br /> <br /> <br /> Ogni tanto in Italia salta fuori qualche uomo o soggetto della provvidenza, a cui delegare tutto. Secondo me, in un dato periodo, anche dietro alle parole "società civile" c'è stata<br /> quest'idea. <br /> <br /> <br /> Penso siano scorciatoie che non funzionano e che non includono le persone.<br /> <br /> <br /> Cacciari mi pare se la sia presa un pò troppo con il cittadino medio.<br /> <br /> <br /> Dare dei rompiballe ai suoi cittadini mi è sembrato eccessivo ed ingeneroso.<br /> <br /> <br /> Ciao!!<br /> <br /> <br /> <br />